Bugl del Cò de Sót | Loc. Oga

Bugl del Cò de Sót | Loc. Oga

Nei tempi passati l’importanza dell’approvvigionamento idrico faceva sì che nel villaggio la fontana avesse un ruolo centrale e primario.

Esempio classico è proprio quello della fontana presente nella piazzetta centrale di Oga, “al bugl dela plaza” o meglio “al bugl del cò de sót”.

La fontana, costituita da due vasche monolitiche in granito e posta al servizio della contrada di Sotto, fu realizzata nel 1890, probabilmente laddove già ne esisteva una più antica. Risale al 30 aprile 1558, infatti, una delle primissime richieste di captazione inoltrata dagli ogolini, per il tramite dei loro deputati, al Magnifico Consiglio di Bormio per condurre in paese l’acqua di una sorgente, suddividendola in due corsi ben individuati che potessero alimentare due fontane e metterla a disposizione della Vicinanza.

Il tracciato di nuovi corsi d’acqua era regolamentato dagli Statuti civili di Bormio (art. 191) e soggetto a un’autorizzazione, pena una multa salata in virtù di tutti gli effetti e le ripercussioni che un corso d’acqua poteva arrecare alla popolazione (straripamento, erosione di prati o strade, inquinamento dell’acqua, questioni di transito e di accesso…). Trattandosi anche di un’opera complessa, che coinvolgeva tutta la cittadinanza, gli Statuti prevedevano la nomina di due deputati aventi qualunque autorità per procedere nell’opera e soprattutto assicurarsi che ciascuno pagasse la dovuta taglia sia per i lavori, sia per la manutenzione. Occorreva prevedere che lo scorrimento fosse ben incanalato o coperto, che ogni cittadino si curasse di non inquinarlo, che i proprietari dei fondi lungo i quali scorreva l’acqua li tenessero puliti e impedissero ogni deviazione dal solco abituale… Gli Statuti, inoltre, proibivano l’utilizzo delle fontane come lavatoio nonché di giocare con l’acqua. Per ovviare anche a questi divieti, nel tempo, alla prima vasca della fontana ne fu aggiunta una seconda, in modo da destinare la prima all’abbeverata e la seconda a lavatura di panni e verdure.

A differenza di altre fontane monolitiche presenti in Valtellina, che in tempi più recenti vengono affiancate da grandi lavatoi (esempio quella della contrada di Piazzeda a Bianzone), la fontana centrale di Oga non ha lavatoio fisso in quanto lo stesso, costruito in legno, veniva applicato di volta in volta su uno dei lati.