I Marzaròl

I Marzaròl

Ancora oggi a Oga, frazione di Valdisotto sopra Bormio, la prima domenica di marzo è costumanza il festeggiare “marzarol”, rito propiziatorio della nuova stagione primaverile.

I giovani si raccolgono all’uscita della messa domenicale e da lì girano fino al più sperduto casolare del paese per la questua consistente in uova, farina e strutto con cui poi la sera cucineranno e festeggeranno con li manzola, frittelle dolci cui spesso un tempo veniva associato al “mezmenà  o latmèl”, la panna montata.

In questo lungo peregrinare di casa in casa i giovani scuotono con vigore i campanacci che portano attaccati alla cintola. Questo serve a risvegliare la natura, la terra, i campi, perchè si sveglino dal torpore dell’inverno.

Così la gazzarra carnevalesca vuole rappresentare la speranza che con la stagione calda siano propiziati nuovi raccolti e nuove messi. Questa usanza, presente anche in altre zone della Valtellina, va sotto il nome di “ciamàr l’èrba”.