
Affacciata sulla via principale del paese la santella del S. Cuore guarda alla vecchia contrada che da lei prende il nome “Al Santelìn”; le vecchie abitazioni che la caratterizzavano sono state riadattate, ma intorno alla cappelletta e al suo sacro simulacro si tramandano ancora i racconti orali che risalgono sino al 1770. L’ubicazione attuale della santella risale a fine Ottocento, quando i signori Marcello Pietrogiovanna e Margherita Sertorelli la innalzarono nei pressi della loro abitazione; nel 1963 le esigenze di allargamento della sede stradale imposero una parziale riduzione del manufatto, che tuttavia rimase un luogo di devozione prediletto nel cuore degli abitanti, tanto che vi stazionava regolarmente la processione del Corpus Domini.
Come la maggior parte delle santelle, anche questa del S. Cuore era posta a un crocevia di strade con una funzione protettiva e ancora oggi il ripido viottolo alle sue spalle conduce in aperta campagna ai prati sotto il paese.
La statua al suo interno, che inizialmente era stata collocata su un sasso di fronte alla santella, è un dono di don Marino Canclini, originario di Piatta (1873-1929).