San Bartolomeo de Castelàz è un piccolo nucleo scampato miracolosamente alla frana del 28 luglio 1987.
L’immane cataclisma ha infatti distrutto tutta la zona circostanza, lasciando illesa questa località di enorme pregio storico, artistico e architettonico. Vi si trova Infatti la trecentesca Chiesa intitolata a San Bartolomeo che conserva al suo interno affreschi risalenti a fine XIV secolo, un’altra serie di raffinati affreschi di fine XVII secolo sono attribuiti con certezza al pittore Cipriano Valorsa. A ridosso della chiesa esiste un piccolo ossario eretto nel 1785. Il tempio, un tempo, era meta di pellegrinaggi, in occasione di periodi di siccità, per invocare la pioggia con l’intercessione di San Bartolomeo.
Nella chiesa è stata posata una lapide a memoria di Madre Giovanna Ferrari (1888-1984) fondatrice dell’ordine delle suore che per oltre sessant’anni hanno prestato servizio a Sant’Antonio Morignone. Madre Giovanna, da fanciulla, sentì la vocazione proprio in questa chiesa.
Nelle adiacenze esistono, oltre ad alcune case, le poche rovine della fortificazione chiamata Castelàz, oggetto di scavi da parte della Sovrintendenza, che ne fa risalire all’VIII-X secolo l’origine.
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