
Il 31 gennaio, nelle strade del centro storico di Bormio e nelle Valli, l’è fòra genéjron (gennaio è finito)!
Questo è il grido di gioia dei ragazzi che, mascherati, si riversano per le strade di Bormio per avvisare tutti che il mese più lungo e freddo dell’anno è ormai finito; febbraio farà da apripista alla primavera che si avvicina sempre di più.
Soprattutto nel passato, quando la società si basava sul lavoro contadino, l’inverno era visto come un periodo improduttivo, di riposo forzato e si festeggiava la sua fine che significa il ritorno alla vita e alle attività all’aria aperta.
Una tradizione ancora molto sentita
La sera dell’ultimo di gennaio, i ragazzini del paese si mascherano per lo più “alla vecchia” indossando indumenti di una volta, dei contadini, e muniti di campanacci, tolle e barattoli di latta, corrono per le vie del paese facendo più rumore possibile per scacciare l’inverno.
Entrano nei negozi e, al grido, l’è fòra genéjron, si fanno regalare caramelle, dolciumi e piccoli doni. Nessuno si rifiuta, anzi… questo e altro per scongiurare la fine della stagione fredda.