
Croce eretta a ricordo della morte violenta di Cristoforo Casa, abitante della frazione di Oga in Valdisotto, avvenuta nel 1517 ad opera dei Grigioni, che lo legarono alla coda di un cavallo e, trascinandolo per il paese, ne procurarono la morte per strozzamento nel punto in cui sorge la croce.
L’episodio, non si sa quanto reale, va inquadrato in un’epoca storica estremamente complessa in cui l’Italia era dominata da vari potentati che si contendevano porzioni di territori per tentare di imporvi la propria sovranità.
In tale scacchiere la Valtellina costituiva una pedina fondamentale per l’accesso garantito dai suoi valichi: a contendersela c’erano il Ducato di Milano, il re di Francia, le Tre Leghe. Ad aggiungere ulteriore violenza a un clima già di per sé infiammato, contribuì la rapida diffusione della riforma protestante che, nel caso della Valtellina, ebbe fatali conseguenze a causa della contiguità con regioni riformate, senza dimenticare il ruolo cruciale dei suoi valichi nel transito europeo.
Ebbene, nel 1512 la Valtellina con la Contea di Chiavenna e il Contado di Bormio, terre del Ducato di Milano, erano state occupate e poi annesse ai Grigioni (sebbene le tesi di Lutero siano ufficialmente del 1517, la sua predicazione era iniziata molto prima e comunque lo scontento per i malcostumi ecclesiastici serpeggiava da tempo). Nell’ottobre del 1517 la riforma luterana prende ufficialmente avvio: è difficile contestualizzare questo episodio singolo in riferimento agli avvenimenti noti, anche perché le occupazioni militari sono sempre caratterizzate da rapporti instabili con la popolazione e in tal caso ancora di più perché il conflitto religioso andava ad innescarsi su tradizioni radicate che a Oga, più che altrove, si mantennero pervicacemente intatte nei secoli.