
L’estate 2007 ci riporta a vent’anni fa, quando la mattina del 28 luglio alle 7.23 dalla cima del Monte Coppetto si staccarono 40 milioni di metri cubi di terra, roccia e detriti che precipitando modificarono violentemente la nostra Valle …
Morirono 21 abitanti del paese e 7 operai, le 149 famiglie di Aquilone, Tirindrè, Poz, S. Antonio e Morignone improvvisamente persero la casa.
L’improvviso innalzamento dello zero termico oltre i 4.000 mt. slm. e le incessanti precipitazioni fecero registrare già dal 18 luglio movimenti franosi e alluvioni che causarono la rottura degli argini e il fiume Adda riempì tutta la piana di S. Antonio. La mattina del 19 tutte le abitazioni erano invase dal fango.
Dopo l’alluvione, la popolazione si era subito rimboccata le maniche per cercare di tornare alla normalità, supportata dalle squadre dei soccorritori. Purtroppo il desiderio di ripopolare S. Antonio svanì la mattina del 28 luglio.
Oggi, a distanza di vent’anni, a memoria delle vittime, a ricordo del paese e come espressione delle emozioni vissute negli anni, la popolazione si sta dedicando alla costruzione di una cappella commemorativa nei pressi di Aquilone.
Ulteriori informazioni le puoi trovare presso il Centro Parrocchiale di Cepina dove sono conservati i documenti relativi al Comitato di paese di S. Antonio Morignone e l’archivio di don Carlo Bozzi, oppure consultando la bibliografia presso le biblioteche dell’Alta Valle