L’acqua è una ricchezza che in Valtellina e in particolare nel bormiese è molto importante. E parlando di acqua in questo caso non ci riferiamo solo a quella benefica delle terme o a quella che massiccia si trasforma in energia elettrica che produce ricchezza e risparmio, ma anche e soprattutto di quella limpida, fresca e refrigerante che siamo abituati a trovare e bere in montagna.
Vi è una zona, che è quella di Cepina, molto importante dal punto di vista idrogeologico, le cui sorgenti si trovano nell’avvallamento del fiume Valcepina e della Valle del Prete, in frazione Zola.
Secondo alcuni queste sorgenti sono ciò che resta di un antico lago colmato dai detriti di falda; a detta di altri il vero capofonte sarebbe più a monte quasi privo di sabbie, ghiaie e senza argille. Da qui la limpidezza e la leggerezza dell’acqua che restano intatte anche nei periodi di grande piovosità .
L’acqua ‘deriverebbe’ dalle nevi e dai ghiacciai del gruppo montuoso del Radasco, di Cima Piazzi e di Cima San Colombano. Queste sorgenti oligominerali sono state e continuano ad essere sfruttate fin da inizio secolo dall’azienda ‘Fonti Levissima’.
E così, l’acqua ‘rubata’ senza danno alla verde e generosa Valtellina, arriva sulle nostre tavole.